Carla Ricci

Carla Ricci sta dedicando la sua vita alla pratica, allo studio e all’insegnamento dello yoga.
Inizia nel 1985 con Iyengar yoga, nell’ambito dell’esperienza teatrale con Rena Mirecka, collaboratrice di J. Grotowski .
Dal 1987 pratica con costanza hatha yoga sotto la guida di Moreno Lupetti, insegnante della Federazione Italiana Yoga.
Spirito ricercatore e curioso, nel 1993 organizza nella campagna umbra un ritiro di ashtanga vinyasa yoga con Danny Paradise e da allora non ha mai più lasciato questo stile di yoga.
Continua poi a praticare l’ashtanga vinyasa yoga sotto la guida di Lino Miele, organizzando per lui dei ritiri e degli workshop in Umbria, seguendolo in tutti i suoi ritiri in Italia e in diversi paesi del nord Europa.

In questi anni Carla è assistente in sala di Lino Miele che segue con cura il metodo e la tradizione indiana di Shri Patthabi Jois.
Nel 1996 si reca in India (Kerala) dove studia con John Scott, Guendoline Hunt, Lino Miele e Tina Pizzimenti per poi recarsi da Sri K. Pattabhi Jois a Mysore.
L’anno seguente è di nuovo in India per il ritiro con Lino Miele e rimane in Kerala praticando per un mese sotto la guida di John Scott.

Nel 2003 lascia la scuola di Lino Miele e si dedica alla ricerca di un nuovo riferimento che possa aiutarla a crescere anche da un punto di vista filosofico e spirituale e che possa mettere meglio a fuoco l’allineamento e la consapevolezza nella pratica delle posture yoga.
Pratica e studia a Roma con Tina Pizzimenti, a Creta con Radha e Pierre e segue diversi workshop con David Swenson e Shelley Washington, e con Mark e Joanne Darby.
Nel 2006 frequenta a Vienna un teacher training con Nancy Gilgoff .
Organizza a Perugia diversi workshop per il Maestro Manju Pattabhi Jois, figlio di Shri K. Pattabhi Jois, e con lui un teacher training intensivo in Umbria.

Nel 2005 è a Londra per seguire un teacher training con Richard Freeman.
Tra tutte queste esperienze, l’insegnamento più affine alla personalità di Carla è quello di Richard Freeman che diventa il suo Maestro e guida nella pratica. A partire dal 2005 ad oggi Carla Ricci lo segue ogni anno nei suoi teacher training in nord Europa .
Nel 2008 si reca a Boulder (Colorado) per frequentare il teacher intensive con Richard Freeman e la moglie Mary Taylor.
Nel 2008 apre il Centro InYoga Studio a Perugia insieme al suo compagno di vita Giampaolo Piazza.

Dal 2004 comincia a seguire ad Assisi gli incontri di meditazione guidati da Padre Anthony Elenjimittam, allievo del Mahatma Gandhi e fondatore del centro Sat Cit Ananda. Il Padre lascia il corpo il 5 Ottobre del 2011 e Carla lo ringrazia dal profondo del cuore per tutta l’amorevolezza, la coerenza, la poesia e la passione che ha trasmesso nei suoi insegnamenti.
Ringrazia anche Thich Nhat Hanh che è per lei ancora oggi Maestro di meditazione e grande fonte di ispirazione nell’insegnamento e nella vita quotidiana.
Carla è associata alla YANI ( Yoga Associazione Nazionale Insegnanti ), di cui è stata per alcuni anni coordinatrice regionale per l’Umbria.
Dal 2008 al 2010 frequenta a Milano il corso biennale sullo studio e l’approfondimento dei testi di filosofia yoga tenuto da Alessandro Manià e riconosciuto dalla YANI.

Ha organizzato presso InYoga Studio un corso per l’insegnamento dello yoga per bambini con Didi Ananda Paramita seguendola anche nei suoi insegnamenti a Parma.
Durante questi anni di attività ha frequentato anche corsi nei centri di Sathyananda per apprendere la pratica dei kriya e dei kirtan .
Ha scritto diversi articoli sulla pratica dell’ashtanga vinyasa yoga per la rivista Percorsi pubblicata dalla YANI e ha realizzato un’ intervista a Richard Freeman che è stata pubblicata nella rivista Yoga Journal.
Si è dedicata per quasi venti anni allo studio e alla pratica del massaggio shiatsu avvicinandosi alla meditazione e al buddhismo zen. Ha poi lasciato lo shiatsu per potersi dedicare completamente allo yoga.
Ha frequentato l’accademia di belle arti e il suo amore per lo yoga e per il buddhismo è spesso presente anche nelle sue opere e performance di arte contemporanea.